CIRCOLO CULTURALE

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

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Le conte e le filastrocche

a cura di Mirella Nutini

 

        Una sera, ritrovandoci a casa di Piero a parlare dei tempi passati, nasce l'idea, o meglio, la voglia di ricordare e trascrivere le "filastrocche" e le "conte" che solitamente facevamo da piccoli nei nostri giochi.

E' una piccola ricerca, questa, senza tante pretese, ma conscia dell'importanza che hanno la memoria e la conoscenza delle tradizioni.

Le storie e le filastrocche che i nostri nonni ci raccontavano, ci hanno fatto vivere un'infanzia serena e i bei ricordi fatti di veri amici e di allegre risate, ci fanno apprezzare ancora di più quel passato.

Alcune filastrocche sono sicuramente comuni in vari luoghi della Toscana, altre sono nate proprio nella nostra zona. A volte certe "strofe" sono diverse e il finale può cambiare; così possiamo trovare scritte più versioni.  

Con la collaborazione di alcune persone vissute alle Pianacce, ne riportiamo le più conosciute augurando a chi legge di tornare, seppur per breve tempo, un poco (o ancora) bambino.

 

Le conte

Tre tazzine di caffè,

me le bevo tutte e tre:

tre e tre fa sei,

sei e sei fa dodici,

dodici e dodici ventiquattro:

uno, due, tre e quattro!

 

Sotto il ponte di Baracca

c'è Gigin che fa la cacca:

la fa dura, dura, dura

e il dottore la misura,

la misura a trentatrè,

a uscir fuori tocca a te ! 

 

Sotto il ponte c'è tre conche

passa il lupo e non le rompe,

passa il canin del re

e le rompe tutte e tre !

 

Moscondoro la lincia e la lancia

quanti giorni sei stato in Francia:

uno, due e tre,

uno, due e tre,

a uscir fuori tocca a te !!

 

Sette, quattordici, ventuno, ventotto,

Paperino ha vinto al lotto,

e l'ha vinto co' un biscotto:

sette, quattordici, ventuno, ventotto!

 

Bin bon bon

tre galline ed un cappon.

Uno, due e tre,

per uscire tocca a te !

 

Unsi dunsi e trinsi

quali qualinsi

meli melinsi

ruffe raffe e diè !

 

Piru piru paglia,

Martin sotto la paglia,

la paglia Scarperia

Martin scappa via !

 

Ambarabà ciccì coccò

tre civette sul comò

che facevano all'amore

con la figlia del dottore,

il dottore s'ammalò

ambarabà ciccì coccò !

 

Stanga buranga

porta farina,

portala al monte a macinà;

quattro stanghe fan cordella

metti mano a catinella:

strinci, stranci,

papparelli e ganci !

 

Pippurugello

del nome e del bello,

gallina zoppa

va sulla groppa,

ale, ale

piscia il canale

tocca alla volpe andare

a contare,

tocca a te che sai ben fare !

 

Piove pioviccia,

la carta s'appiccia,

s'appiccia al muro,

suona il tamburo,

tamburo tamburello,

apri l'ombrello,

ci stai sotto proprio tu,

così-non-ti-bagni-più !

 

A-B-C-D-

la mi gatta mi morì

mi morì sotto un pero,

mi rimase a buo nero;

mi morì sotto un noce

e rimase a buo in croce!

 

Amben blen, sicutera mblen,

prendi questo schiaffo e non lo rifiutà,

bacia la bocca di tre soldà:

uno, due, tre,

uno, due, tre,

a uscir fuori tocca a te !

 

Pero melo

dimmi il vero

non mi dire una bugia

bada-ben-che-qui-ci-sia !

 

 

Le   filastrocche

Cecco Bistecco figliol di uno stecco,

lo stecco si fiacca,

figliol di una vacca,

la vacca ha le corna,

figliol di una donna,

la donna ha il grembiale,

figliol di un maiale,

il maiale si vende,

e Cecco contende !

 

Cecco Bistecco figliol di uno stecco,

lo stecco si rompe,

va sul ponte,

il ponte si rovina,

va in farina,

la farina si staccia

e Cecco si sculaccia !

 

Piove e ce il sole;

la Madonna coglie un fiore;

e ne coglie uno di più,

per donarlo al suo Gesù;

e ne coglie una paniera,

per serbarla a primavera;

e ne coglie un panierino,

per serbarlo a Gesù Bambino.

 

 

Cecco Rivolta rivoltava i maccheroni

se la fece nei calzoni,

la su' mamma lo picchiò,

povero Cecco s'ammalò.

S'ammalò di malattia,

povero Cecco lo portaron via,

lo portarono all'ospedale,

povero Cecco ci stava male,

lo portarono al Camposanto

e ci stava come un santo !

 

Cecco Rivolta rivoltava i maccheroni

se la fece nei calzoni,

la su' mamma lo picchiò,

povero Cecco s'ammalò.

S'ammalò di malattia,

venne la morte e lo portò via

 

Cecco Rivolta rivoltava i maccheroni

se la fece nei calzoni,

la su' mamma lo sgridò,

Cecco disse: ce la rifò !   

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Cecco Rivolta rivoltava i maccheroni

se la fece nei calzoni,

la su' mamma lo sgridò,

 e per dispetto ci ...ricaò !

 

Cavallino arrò arrò,

prendi la biada che ti dò,

prendi i ferri che ti metto,

per andare a Sant'Alessio,

a Sant'Alessio c'è una via ,

che ti porta a casa mia,

a casa mia c'è una piletta

piena d'acqua benedetta:

Quando ci passo mi lavo le mani,

i piedi e il viso

per andare in Paradiso,

in Paradiso bella cosa,

chi ci va ci si riposa,

all'Inferno brutta gente,

chi ci va se ne pente!

... e non vale pentimento:

chi ci va ci resta dentro !

 

Cecco Velluto

suona l'imbuto,

suonalo bene,

Gesù Bambino viene,

viene da Roma,

ti porta una corona,

una corona d'argento

che costa cinquecento.

cento e cinquanta,

la gallina canta,

lasciatela cantare

chè l'uovo lo vuol fare !

lo vuol fare sulla seggiolina bianca:

bianca è la zanzara,

bianco il girasole,

Gesù ci mandi il sole!

 

Cecco Velluto

suona l'imbuto,

suonalo bene,

Gesù Bambino viene,

viene da Roma,

ti porta una corona,

una corona d'argento

che costa cinquecento.

cento e cinquanta,

la pecorina canta,

canta lo gallo,

risponde la gallina,

Madama Menichina

s'affaccia alla finestra,

con tre corone in testa.

Passan tre fanti

con tre cavalli bianchi:

bianca la sella,

bianco il girasole,

Gesù ci manda un po' di sole !

 

Zucca pelata fà i tordelli,

non dà niente ai suoi fratelli

i suoi fratelli fan la frittata,

non danno niente a Zucca pelata !

Zucca pelata fà i crostini,

non dà niente ai suoi cugini;

i suoi cugini fan l'insalata:

non danno niente a Zucca pelata !

 

Stella stellina,

la notte s'avvicina

il sole s'avvalla,

la mucca è nella stalla,

la mucca e il vitello,

la pecora e l'agnello,

la chioccia coi pulcini,

la gatta coi gattini,

e tutti fanno nanna

tra le braccia della mamma.

 

Stella stellina,

la notte s'avvicina

la fiamma traballa,

la mucca è nella stalla,

la mucca e il vitello,

la pecora e l'agnello,

la chioccia coi pulcini,

la gatta coi gattini,

ognuno ha i suoi bambini,

ognuno ha la sua mamma,

e tutti fan la nanna.

 

Cincirinella aveva un bel gallo,

tutto il giorno ci andava a cavallo,

con la briglia e con la sella,

viva il galletto di Cincirinella.

Cincirinella aveva un bel gatto,

tutto il giorno saltava da matto

e suonava la campanella,

viva il gattino di Cincirinella !

 

Vedo la luna,

vedo le stelle,

vedo Cain che fà le frittelle;

vedo una tavola apparecchiata,

vedo Cain che fà la frittata !

 

Note:

Le parole scritte in nero fanno parte

della versione più lunga della filastrocca.

 

I disegni sono di Mariella Fabiani