Lungo le strade dei nostri paesi, agli incroci stradali, o
sulle pareti esterne delle abitazioni, è facile incontrare delle costruzioni,
piccole cappelle dette marginette o edicole. Sono una testimonianza del
passato, quando venivano fatte, nelle nostre campagne, le ROGAZIONI (dal latino
rogatio, proposta di preghiera) , atti di penitenza e processioni propiziatorie
sulla buona riuscita dei raccolti.
Venivano fatte processioni che partivano dalla parrocchia di
buon mattino e si propagavano per tutto il paese. Quando passavano davanti ad
una marginetta collocata di solito vicino ai poderi, le persone si fermavano a
pregare e a invocare la benedizione divina sull’acqua affinchè piovesse nei
giusti periodi, per il lavoro dell’uomo e perché la terra portasse buoni
frutti.
A volte succedevano calamità naturali: ghiacciate invernali,
alluvioni, siccità, che purtroppo compromettevano il raccolto, allora i contadini si affidavano alla divina
provvidenza e a Maria la Beata Vergine madre di Gesù e della terra.
Davanti alla marginetta, che custodiva la madonna, si
recitavano le litanie (litanie lauretane, chiamate così perché la prima volta
vennero recitate nella Santa Casa di Loreto, fu la fama del Santuario a
diffonderle nella chiesa cattolica Latina) e il popolo rispondeva “Libera nos
Domine” (liberaci Signore) o: ” Ora Pronobis” (prega per noi).
Venivano fatte le rogazioni chiamate Maggiori che si
tenevano il 25 aprile. E le litanie Minori acclamate in processione il lunedì,
il martedì e mercoledì prima della festa dell’ascensione.
Le marginette rappresentavano anche una sosta per il
viandante, il pellegrino, che si raccomandava alla Beata Vergine o a
S.Cristoforo, o a S. Rocco (collocati anch’essi all’interno delle marginette)
per ottenere un buon proseguimento nel cammino. A volte la marginetta era
spaziosa, il viandante poteva riposarsi o ripararsi dalla pioggia.
Inoltre, su alcune marginette c’era scritto che chi si
fermava davanti all’Immagine Sacra e recitava alcune preghiere, veniva concessa
l’indulgenza plenaria.
Alcune marginette si trovano incassonate nei muri esterni
delle case, venivano costruite dalle famiglie dopo aver ricevuto una grazia, o
per chiedere protezione dalla figura religiosa rappresentata, quasi sempre era
la Madonna con bambino, o L’immacolata
concezione di Lourdes o il Sacro Cuore di Gesù.
Con il tempo e con l’avvento dell’era industriale, l’usanza
delle rogazioni è andata scomparendo, e le marginette hanno avuto un periodo di
decadenza e di incuria, molte sono scomparse, altre crollate, ma,
fortunatamente molte persone si sono presa cura di ristrutturare una buona
parte di quelle ancora esistenti. I vari comitati sparsi nel territorio,
privati che avevano queste strutture adiacenti alle loro case, e per spirito
Cristiano, si sono presi carico di rivalutare queste piccole opere d’arte. Nei
nostri giorni vengono abbellite con fiori e lumini soprattutto nel mese di
maggio, il mese dedicato alla Madonna è in questa occasione, che, ancora una
volta, le persone si riuniscono in processione e in preghiera sostando davanti
alle marginette recitando le Litanie in onore della
Vergine Maria perché l’uomo di oggi , e
forse più di quello di ieri ha bisogno di sostare un poco per pensare al divino, per trovare la gioia, la forza di stare in
questo mondo, per ritrovare il valore delle cose…
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