Simboli e
decorazioni nel Medioevo a Lucca e in Toscana
Animali Fantastici (sirena-grifone-centauro ecc.)
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a cura di Piero Tambellini
Sirena, nella Grecia antica, era il nome con cui venivano chiamate
le ragazze vergini che si rifiutavano di donare la loro purezza agli
Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col busto di
donna.
Omero, nell'Odissea, ha narrato del canto seduttivo e letale delle sirene senza però descriverle fisicamente.
Il
primo documento che parla delle sirene come esseri con il corpo metà
donna e meta pesce è del VI° secolo (Trattato "De Monstris"). In Italia
la raffigurazione più antica è forse quella che si trova su un
capitello di Aurona a Milano datato all'VIII° sec. o ai primi del IX°.
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Pieve dei Santi Vito e Modesto (Corsignano - SI)
Un dragone lecca l'orecchio a una sirena che tiene nelle mani due oggetti.
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LA
SIRENA A DUE CODE (o BIFIDA o BICAUDATA) |
La
sirena a due code è simbolo di femminilità e di fertilità, nel
cristianesimo rappresenta anche la duplicità della natura umana
(bene-male, ragione-istinto).
Secondo
alcuni le sirene rappresentano quelle donne che attirano
gli uomini con lusinghe riducendoli poi in povertà o addirittura portandoli alla morte.
Chiesa di San Michele (LU)
Nella foto a destra : una sirena a due
code scolpita su una colonnina della facciata.
Nelle foto sotto : Particolari di un
cornicione e dell'architrave dell'ingresso principale.
Accanto alla sirena bicaudata si trova nel primo caso (foto n° 1) un
grifone e nel secondo un onocentauro (foto n° 3 metà uomo e metà
asino ) simbolo di lussuria.
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foto n° 1
foto n° 2
foto n° 3
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foto n° 4
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Cattedrale
di San Martino (LU)
A destra: sirena su una colonnina della
facciata
Pieve di Corsignano (SI)
A sinistra: sirena sull'architrave dell'ingresso principale
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foto n° 5
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foto n° 6
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Chiesa di San Leonardo in Treponzio (Capannori-LU)
Particolare dell'arco del portale. Sirena con lunghe trecce e busto corto
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foto n° 7
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Massa
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Capitello Pieve di
Codiponte (Casola) |
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Fivizzano
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foto n°8
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foto n°9 |
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Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (Cascina-PI) |
Il grifone è un animale favoloso che ha il corpo del leone,
la testa e le ali dell'aquila.
E' un animale di indubbia forza visto
che riunisce le caratteristiche del re degli animali di
terra con il re degli animali dell'aria. E' una creatura
fantastica molto antica, la troviamo nell'arte funeraria dei
greci, degli etruschi e dei romani. Erodoto, ad esempio,
sosteneva che vivevano nei pressi del Mar Nero e che erano
custodi di favolosi tesori, ma anche in altre letture si
trova che erano posti a guardia di tesori.
I
grifoni erano presenti anche nella mitologia greca dove
tiravano i carri di Apollo, Nemesi e Zeus.
Dai Bestiari medioevali risulta che i suoi
peggiori nemici sono i cavalli e gli uomini. E' descritto come un
animale crudele che mangia e divora l'uomo, e che per
difendersi dagli animali velenosi delle montagne mette uno
smeraldo nel proprio nido.Lo smeraldo era considerato utile
anche per mantenere la spiritualità degli uomini.
La funzione simbolica o allegorica
della presenza del grifone nei bassorilievi delle chiese può
essere duplice: Il Grifone come custode di tesori materiali
o spirituali della chiesa; o il Grifone come il Cristo,
perché entrambi hanno una doppia natura (leone-terra _
aquila-cielo) (uomo-terra _ Dio-cielo).
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Nella foto sotto:
Particolare dell'architrave del
portale di Santa Maria Forisportam (LU)
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Nella foto a
sinistra:
Un
grifone che si trova al centro di un' architrave della parete sud della chiesa di Santa Maria a
Pappiana (PI).
Il grifone ha il becco rotto e si
trova tra due grappoli di panico.
Nella foto a
destra:
Un grifone con (?)
Chiesa di San Pier Maggiore (PT)
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Nella foto a
destra:
Un grifone che contrasta il dragone.
a sinistra:
Due grifoni con cane
Cattedrale San Martino (LU)
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Nella foto a
destra: grifone rivolto verso l'entrata principale
Pieve di Corsignano (SI)
a sinistra : chiesa di San Michele (LU) |
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Il
sagittario può essere considerato un simbolo del divino ad eccezione di
quando tende l'arco verso il cielo o quando presenta caratteristiche
fisiche mostruose.
Anche
quando tende l'arco verso un animale indifeso e pacifico può essere
considerato un simbolo del divino in quanto la freccia rappresenta la
sofferenza ed è attraverso di essa che si può raggiungere la
beatitudine.
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Cattedrale San Martino (LU) |
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Particolare della chiesa di
San Michele (LU) |
Chiesa di San Michele (LU) |
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Particolare della chiesa di
Piazza di Brancoli (LU)
centauro con bastone o lancia |

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In
antichità il Centauro (senza arco e freccie) era consacrato al Dio Bacco per la tendenza
all'orgia e all'ubriachezza. Presso i cristiani rappresentava l'adulterio o comunque l'immoralità.
DONNA (con ali
o senza) E TRALCIO |
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a destra:
Particolare chiesa
San
Giusto (LU)
a sinistra:
chiesa
San
Cristoforo (LU)
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Part. Facciata chiesa
San Michele (LU) |
Part. Facciata
Cattedrale San Martino
(LU) |

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Particolare della ghiera di un
arco della facciata della Cattedrale San Martino (LU)
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a sinistra: particolare della Cattedrale San Martino (LU)
Nella raffigurazione dell'ippocampo
viene accentuata la forma della testa con quella del cavallo. A volte,
come nella foto a sinistra, vengono aggiunte due zampe anteriori
e due ali.
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