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Simboli  e decorazioni nel Medioevo a Lucca e in Toscana


  altri  ZOOMORFI (serpenti-orso-cavallo-ariete-ecc.)

 

a cura di Piero Tambellini


SERPENTI - ASPIDI

 
   

Quando si parla di serpenti ci viene in mente quello tentatore, quello che ha convinto Adamo ed Eva a prendere il "frutto proibito" e quindi a commettere il primo peccato, quello "originale" che ha portato l'umanità fuori dal "paradiso terrestre". Nella lettura della bibbia ne troviamo un altro: quello di bronzo, fatto da Mosè, e messo sulla cima di una pertica. Chi lo avrebbe guardato avrebbe avuto salva la vita.

In genere l'immagine del serpente è però associata al male, al maligno.

Il serpente ha anche una "natura" positiva che è quella di sapersi rinnovare, infatti sacrificando il corpo con il digiuno e passando da una stretta fessura della pietra riesce a cambiare pelle e a rinnovarsi. Così, in senso allegorico, dovrebbe fare il peccatore.

Un esempio della natura positiva potrebbe essere rappresentato dal serpente che si trova su una colonnina della facciata della chiesa di San Paolo di Ripa d'Arno (PI) (foto a sinistra). Il serpente è in posizione verticale, diretto verso l' "alto".

 

Nelle foto sotto vediamo un leone e un cane che afferrano e bloccano il serpente, che in questi casi rappresenta la tentazione, il male.


a destra:

particolare della facciata di Sant'Andrea (PT)

 

a sinistra:

particolare della chiesa di S.Anastasio (LU)

 

particolare di capitello interno

Pieve di Corsignano (SI)

particolare della facciata di

San Martino (LU)

Particolare del lato nord della Pieve di Valdicastello

(Pietrasanta-LU):

 

Due serpenti mordono il collo o la gola di un uomo.

 

  Chiesa di San Jacopo (Gallicano -LU-)

  Due serpenti (o vipere ?) dalla cui bocca esce qualcosa.

  Era credenza che le vipere si fecondassero ricevendo il seme del
  maschio in bocca. Entrambi i genitori erano destinati alla morte.
  La testa del maschio, una volta dentro quella della femmina,
  veniva schiacciata. La femmina veniva uccisa per i morsi dei    
  piccoli una volta usciti dal fianco destro della madre    


Serpenti o vipere che si mordono la coda

Nella foto a destra:

Mensola dell'abside della Pieve di Santa Giulia a Caprona (PI)

 

Nella foto a sinistra:

Particolare del cornicione dell'abside della chiesa di Piazza di Brancoli (LU)

 

Nella foto a sinistra:

Mensolina della Pieve di Castelvecchio di Pescia (PT)

 

 

0RSO

 



a destra:Lotta tra un dragone e l'orso.

Chiesa di San Michele in Foro (LU)

  a sinistra:Abbraccio tra

un orso  e un uomo.

  Cattedrale di San Martino 

(LU)


Nel battistero di Pisa è rappresentata un'orsa mentre lecca il piccolo informe.
Si riteneva che i piccoli orsi nascessero, a causa della breve gestazione, senza forma e che la madre rimediasse in tal senso leccandoli.

Cattedrale di Massa Marittima (GR)

 

In questo caso la figura dell'orso è legata alla vita di San Cerbone.

A sinistra: testa di orso nell'archivolto di una monofora.

A destra:scena raffigurante San Cerbone con 4 orsi. Il santo venne condannato ad essere sbranato dagli orsi, ma questi si fermarono per leccargli i piedi in segno di devozione. Per questo venne poi liberato.

L'orso è l'attributo dei Santi Gallo,Colombano, Ursino e Sergio.

CAVALLO

 

foto a sinistra:

chiesa di Santa Maria Assunta di Stazzema (LU)

 

foto a destra:

mensola dell'abside della Pieve di Valdicastello (Pietrasanta -LU)


 

  foto a destra
:
Pieve di Santa Maria Assunta  Vicopisano (PI)

 

ARIETI CAPRE ecc


L'ariete è un simbolo abbastanza frequente fino dai tempi più antichi del cristianesimo.

L'ariete prese il posto di Isacco sulla montagna del sacrificio (Gen.,22,13). Evoca il senso della morte del Cristo che muore al posto dei peccatori.

L'ariete è il capo e la guida del gregge così come il Cristo lo è della sua Chiesa, o anche come il Vescovo lo è dei fedeli.

A volte è rappresentato in compagnia di pecore (i fedeli) e di agnelli (i neofiti).


Mensole della chiesa di Santa Maria Assunta di Stazzema (LU)

 
   Abbazia di Sant'Antimo (SI)


A destra:

Mensola della chiesa di Santa Maria Assunta di Stazzema (LU)

A sinistra:
Chiesa di S. Cassiano di Controne (Bagni di Lucca)

Particolare della facciata del Duomo di Pisa

 

AGNELLO

 


Nella Bibbia, in Giovanni,1,29, Giovanni Battista parla di Gesù come "l'agnello di Dio".

Nelle foto a sinistra e destra vediamo l'agnello in piedi, con un nimbo cruciforme, con una croce astile e stendardo tenuto dalla zampa  anteriore destra
Rappresenta il Cristo e la sua opera redentrice.           
Part. del portale del duomo di Pietrasanta(LU)
Part. del portale della chiesa di San Francesco Pienza (SI)

All'inizio della primavera il popolo d'Israele, prima di emigrare in Egitto, festeggiava la Pasqua offrendo a Dio l'agnello più bello. Dio per ricambiare proteggeva il pastore e il suo gregge.
Gesù non sacrificò l'agnello ma se stesso, disse infatti:"Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi" "Questo è il mio sangue versato per voi".   
                                                                                                             
Nelle foto a sinistra e destra lo vediamo con la croce astile ma senza nimbo.                          
Particolari della chiesa di San Paolo (PT)

  La figura dell'agnello si trovava già nelle catacombe romane e rappresenta il Cristo, in altri casi può       rappresentare il neofita (il fedele è rappresentato più dalla pecora che non dall'agnello).             

PESCE

 

Per i cristiani più antichi il pesce rappresentava soprattutto il Cristo ed era un simbolo molto diffuso. Nel medioevo lo troviamo usato più raramente.
Quando ne troviamo più di uno insieme rsppresentano i fedeli.
"Farò di te un pescatore di uomini" disse Gesù a Pietro.(Luca,24,42)


foto a sinistra: Castelvecchio di Pescia (PT)

 particolare del cornicione della Pieve di Controni (Bagni di Lucca)

Vangelo secondo San Luca 5,1-11:"La pesca miracolosa"


VOLPE

 

Castelvecchio di Pescia (PT)

 

La volpe è un animale molto furbo e astuto. In base a quanto scritto nei bestiari è però anche falso e sleale. Infatti si legge  che quando la volpe è affamata si finge morta per attirare gli uccelli. Si rotola nella terra rossa per sembrare insanguinata, si sdraia con la lingua di fuori e trattiene il respiro.

Quando poi gli uccelli si avvicinano alla sua bocca li afferra e li divora.

Per queste caratteristiche la volpe è paragonata al diavolo, che è morto nella fede e afferra i peccatori nelle sue grinfie.

Nel Vangelo (Lc. 13, 32) re Erode viene paragonato alla volpe: "che fa danno alla terra con le tane che vi scava". L'uomo (la terra) viene danneggiato dai peccati (le tane).

Un lettore ci ha scritto ipotizzando che l'animale raffigurato sia una cerva. Salmo 41: "Come una cerva anela ai corsi d'acqua così l'anima mia anela a te, o Dio"

 


CERVO


 


  Nella foto a sinistra:
particolare della chiesa di San Michele (LU)

  Nella foto
a destra e sotto a sinistra
particolari della cattedrale di San Martino (LU)


Leggendo i "bestiari medioevali" si scopre che il cervo era considerato uno dei peggiori nemici dei serpenti.

Il cervo andava in cerca delle tane dei serpenti, poi li stanava versandoci
dell'acqua  e soffiandoci fortemente. Una volta uscito il serpente moriva calpestato dal cervo.

Nel significato allegorico il cervo rappresenta il Cristo, l'acqua la sapienza, il soffio lo Spirito Santo, il serpente il diavolo e infine la tana il corpo degli uomini.



       Chiesa di Santa Maria a Monte (PI)

Nella foto sopra: Cane e cervo (pulpito)

Nella foto a sinistra:
Cervo sotto il leone (sotto una colonna che sorregge il pulpito


MAIALE

  
A sinistra: particolare del Duomo di Pisa

A destra: particolare dell'Abbazia di Sant'Antimo (SI)

Nel "Bestiario Moralizzato" si paragona il porcello al peccatore.  
Il porcello preferisce il fango a un giaciglio pulito così come il     peccatore  preferisce per la propria l'anima l'oscurità e non la luce.


 
A sinistra: particolare di architrave della Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (San Casciano-PI) 

A destra: particolare di una mensolina per archetti  della Pieve di
San Martino (Palaia-PI)

 

Levitico 11,7-8 :---il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo.  Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.

Di Sant'Antonio abate (eremita egiziano morto il 17 Gennaio del 357 e considerato il fondatore del monachesimo cristiano) si dice che fosse un bravo taumaturgo, in grado di debellare malattie terribili.
Il suo nome è legato soprattutto  al "fuoco di Sant'Antonio", nome volgare di due malattie: l'herpes zoster, causato da un virus e l'ergotismo causato da un fungo delle graminacee. In entrambe le malattie i sintomi sono gli eritemi e le vescicole. Nel sec. XI° un nobile di nome Gaston de Valloire, dopo la guarigione del figlio dal fuoco di Sant'Antonio, decise di fondare uno spedale ed una confraternita chiamata comunemente degli Antoniani. La cura usata per tale malattia era l'applicazione del grasso di maiale. Gli Antoniani ebbero il privilegio di poter allevare e far circolare i maiali (con una campanella al collo) anche all'interno dei centri abitati. Sant'Antonio abate viene spesso raffigurato con un maiale.



LEPRE


Particolare della chiesa di
San Paolo di Ripa d'Arno
Particolare del Duomo di Pisa

Levitico 11,6: la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda..


BUE - TORO

A destra:

Testa di toro in un archivolto della Cattedrale di Massa Marittima (GR)

A sinistra:

Particolare dell'Abbazia di Sant'Antimo (SI)

Nella rappresentazione dei Vangelo il bue o il toro rappresentano l'evangelista Luca.
"...Io chiedo, vi è qualche animale potente o qualche mostro favoloso che annuncia questo emblema? No, senza dubbio. Questo toro misterioso è Gesù Cristo, giudice terribile per gli uni, redentore pieno di mansuetudine per gli altri". (Tertulliano).

PANTERA ?





Particolare dell'Abbazia di Sant'Antimo (SI)





Particolare della Pieve di San Martino.

Palaia (PI).

Da notare la lingua che esce tra i denti.


???






Particolare della chiesa di San Jacopo. Vicopisano (PI)