Leggendo le notizie su villa Bruguier si trova che venne
costruita da Lelio Guinigi nel XIX secolo dopo la
cessione alla Mensa Vescovile della villa che possedeva
a S. Colombano.
Doveva comunque trattarsi di una ricostruzione perchè in
quella zona esisteva già una villa Guinigi che fu dei
Moriconi e prima ancora dei
Medici (non quelli di Firenze).
Vediamo cosa si trova in un martilogio (ASLu) dei beni
di Libertà e Moricone Moriconi scritto nel 1699, con
alcune aggiunte nel 1752 e contenente anche un disegno
della proprietà:
- La possessione grande, ovvero
Villa di Camigliano consistente in ( 6 coltre e
114 pertiche quadrate ?) di
varie sorti, terre campie, oliveti, vigneti con
filari, ?, boschive e ?, con
Palazzo sopra di se per il padrone e case per i
salani con cortili avanti e dietro con ?e con il
famoso boschetto e 4 fontane dentro (teatro?) e altri
ornamenti, con orto e giardino di frutti et agrumi ed
altre sue ? ? di detta Villa.
Fu anticamente di Lodovico
Medici e fu venduta al
nostro messer Libertà
[Libertà Moriconi, figlio di Marcantonio e padre di
Moricone] il 1577 a li 4 maggio.
I Moriconi acquistarono diversi terreni nei dintorni
della villa, infatti,
continuando nella lettura del martilogio troviamo una
compera fatta da Libertà nel 1578 ed in seguito altri
terreni.
- Nella villa di compra fu incorporata poi la parte
di terra con casa, corte, orto da mezzogiorno e giardino
di frutta da settentrione e prato confinate da ponente
con il rio [di s. Pietro, poi del Bosco, poi Sanetta].
Da levante con la via pubblica che va a Lucca. Da mezzodì con i beni di
Francesco Cagnoli [dovrebbe essere a sinistra
del fondo n°
7 nelle figura n°6 di fondo pagina] da settentrione con
(la compra?) beni comprati dal nostro messer Libertà
l'anno 1578 addì 27 maggio
vendutoli da messer Nicolao
Ciuffarini? (notaio Taddeo Giorgi)[Notaio
vescovile] per prezzo ? 380 compresa la gabella, che prima era
di Messer Bartolomeo del Massaio
[figlio di Bernardino ?], e suoi eredi.
- Nota che nelle possessioni di ? erano certe terre
dell'Hospitale della Misericordia,
cioè una pezza [di terreno] di 5 coltre e 1
quartiere che è la Chiusa,
et un'altra di 2 coltre e 2 quartieri di bosco per le
quali Lodovico de Medici renditore ha dato la permuta a
detto Hospitale (notaio Lodovico Orsi) al fine d'aprile
dell'anno 1577 e così rese liberata detta possessione.
I terreni sopra descritti, erano probabilmente una parte
del fondo n° 5 ( vedi fondo pagina) e la Chiusa
corrisponderebbe all'uccelliera. Il fondo n°5 è
ben descritto nel martilogio dello Spedale di S.Luca e
nella mappa del 1832 (fig.5) è presente una strada detta
della Chiusa del Moriconi che va nella direzione
dell'uccelliera.
- Nota che il pezzo [di terreno] era
di bosco che è al di là dal Rio [La Sanetta]
verso ponente, nell'anno 1503
era terra parte olivata, parte campi, e parte
boschiva con quercie grosse 150, olivi 163, 4 prati di
meli, un sorbo e 3 piedi di noci, un castagno e una
proda di peri di misura ( 6 coltri e 233 pertiche quadre
?) et annunciata parte in comune di Segromigno, e parte
in comune di Camigliano in l.d. [luogo detto] al
Debbio.
Confina da levante parte terra intra? di
M. Bernardino Medici, rio
mediante,parte beni di Buonaccorso
e suoi eredi con via vecchia mediante,. Da ponente,
parte viottoro e parte via. Da settentrione beni
comunali di S.Piero a Marcigliano. Così ha notato Messer
Bernardino in certe sue ? di note antiche, e s'aggiunga
la detta terra comprai da Nardo di
Riccomo allì 8bre [Ottobre]
1503.
- Altra parte di terra con castagni, ontani,
quercie e mortella di coltre ?, la quale da ponente
confina in parte con la sopraddetta terra, e parte con
beni comunali di S.Piero a Marcigliano, rio mediante, da
mezzodì beni del medesimo, cioè di M.
Bernardino Medici. Levante
beni già di Riccomo e poi
beni del detto Medici era quella ove è la presa
dell'acqua, di misura coltri 3. Il nostro Messer
Bernardino comprò la sopraddetta terra da
Nardo di Riccomo allì 15
Marzo 1504 per mano del
notaio Francesco Puccini ovvero Luporini. ?da fino il
1504. rimanevano? li Medici renditori la presa
dell'acqua del rio S.Piero, et era nel medesimo luogo
che è ?, cioè verso la selvetta di S.Piero sopra gli
ontani, che questa è la sopraddetta terra in quel luogo
descritta- si vedino [vedano]le sopraddette note
appresse [messe] da me nel mezzo della scrittura
spettante alla villa di Camigliano.
- Per l'anzidetta villa si noti ancora che
il muro dell'orticello che confina da mezzogiorno con l'Horto,
e beni del sig. Jacopo Bernardino
Santini, già dei Cagnoli, è tutto nostro, e non
in comune, di che sono la prova nel mezzo? della
scrittura della villa nostra di Camigliano che è nel
volume o protocollo degli altri contratti di casa
apposti? da me nel bianco? della scrittura.
Da notare che gli orti erano recintati da mura.
- Una pezza di terra campia con alberi, e
viti, e gelsi posta nel Comune di Camigliano in loco
detto Casa Riccomi et alla Sana. Terreno
acquistato da Libertà nel 1590.
- Altro terreno comprato da Libertà nel
1591: Campo con alberi e viti posto nel Comune di
Camigliano l.d. a Rioltipreti? confina da levante vigne'
di Antonio Vannelli fossa mediante pt. 38 1/5, mezzodì
beni tenuti da Santi di Riccomo da Camigliano pt. 29
7/10, ponente beni della chiesa di ... via vicinale
mediante, settentrione beni della cappella S. Concordio
di S. Maria Cortelandini.
- Il 12 Aprile del 1589,
Margherita Lucchesini di Orazio,
porta in dote a Moricone Moriconi un terreno
posto in località Colle S. Regolo a Segromigno ai
confini con Camigliano. Ancora oggi esiste a Camigliano,
ai confini con Segromigno in Piano, una località
denominata Colle S.Regolo.
Presso l'Archivio di Stato di Lucca si trova anche un
elenco molto dettagliato dei beni presenti nella villa e
nella chiesina annessa. L'inventario fu fatto fare
il 30/08/1710 da Maria
Margherita Moriconi sposa di
Benedetto (o Bernardo?) Buonvisi
quando decise di rinnovare tutto l'arredamento. Maria
Margherita era figlia di Moricone (morto nel 1696 e
nipote dell'omonimo Moricone).
Ipotesi: Se la ricostruzione fatta nella
fig.n° 6 è giusta, il terreno su cui era costruita la
villa (edificio B) era in parte dello Spedale S.Luca (renditore
Bernardino de Medici) ed in parte dell'Opera di
Camigliano. La villa nel 1547 non viene citata nel fondo
n°1
(a meno che non si tratti di quella casa descritta al
punto 1 del martilogio).
La villa potrebbe essere stata costruita tra il 1547 e
il 1577 da Lodovico Medici (figlio di
Bernardino Medici ) possessore di gran parte del fondo.
La parte di terreno dell'Opera potrebbe essere stata
acquisita con compera o permuta. I rapporti di Lodovico
con il rettore della chiesa erano buoni. Ad esempio, in
un contratto del 6 febbraio del 1593, con il rettore Salvestro Banchieri si legge che Lodovico riesce a far
togliere ai Moriconi la gravezza di pagare per la
possessione di Camigliano,ogni
anno 7 staie e mezzo di grano alla chiesa.
Nel 1577, la villa viene comprata da Libertà, restando
ai Moriconi fino a Maria Margherita, passò poi a
Pompeo Micheli che ebbe in moglie Teresa Guinigi.Da
Teresa Guinigi passò poi al nipote Pierangelo Guinigi e
a Lelio Guinigi .
Alcune notizie
sulla famiglia Moriconi |
I Moriconi erano una famiglia nobile “di Torre
e di Corte” che abitava, anticamente, nel borgo
di San Frediano a Lucca.
Non si sa se fossero originari di Assisi e poi
trasferiti, in parte, a Lucca o viceversa. San
Francesco stesso apparteneva al ceppo dei
Moriconi.
Tra i componenti della famiglia attivi nella
vita politica lucchese ricordiamo: Datone
Moriconi che fece parte di un consiglio di 7
nobili istituito da Uguccione della Faggiuola, Giannino che firmò, con Guido Tegrimi e Nicolao
Boccella, lo Statuto del 1308; Frediano di
Lorenzo che ottenne per la famiglia, la nobiltà
polacca; Lando che nel 1392 fu Gonfaloniere e
Marcantonio che fu Anziano per ben tre volte
nella prima metà del XVI sec. Inoltre, molti
componenti, parteciparono nel 1332 al giuramento
di Giovanni, re di Boemia.
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Seconda Parte
Territorio di campo di Rughi e altre località |
Nel "Comune di Camiliano",
troviamo il
"territorio
di campo di Rughi" che comprende parte delle località: Borgonuovo, Al Mulino e Pianacce.
La zona definita come territorio di Rughi va, in linea
di massima, dalla via Pesciatina a Via delle Pianacce
(al tempo via granianese) e dal rio Dezza fino ai
confini con Gragnano.
A Borgonuovo
(anche oggi Borgonuovo)
La
località di Borgonuovo si trovava nella parte sud del
comune di Camiliano e confinava a est con il
comune di Graniano ed a ovest con quello di
Segromigno.
Pompeo
Sbarra (dovrebbe essere figlio di Andrea e aver
ricoperto la carica di "anziano" nel 1577 e nel 1580) e Maniero di Matteo
da Borgonuovo erano proprietari di due fondi che dalla
via Pesciatina arrivano fino all'attuale Convento delle
Sorelle di Santa Gemma. Più a nord, fino all'attuale via
dell'Immagine, il proprietario era Jacopo Giannini ed
in seguito, l'erede Giuseppe.
Altri due piccoli fondi, uno di
Cesare ? delle Pianacce e
l'altro di ?? si trovano ai
confini con il rio Dezza.
Al confine con
Segromigno si trovava un terreno dei Moriconi e più a
est un terreno della chiesa di Tofori.
Alle Pianacce
(anche oggi Pianacce)
Il
territorio delle Pianacce era in parte compreso nel
"Campo di Rughi" come sopra descritto, ed in parte
arrivava fino alla località "La Ralle".
La striscia di terreno, suddivisa in appezzamenti di
forma non regolare, posta a nord della via granianese.
a est del rio Dezza e a ovest di Gragnano era tutta
dei Civitali, tranne una piccola area (1300mq circa) ai
confini del rio, che era di Paulo di Agostino.
Più a nord delle proprietà dei Civitali si trovavano,
oltre a piccoli appezzamenti di terreno, beni comunali "pegnati"
posti al confine di Gragnano e terreni della
Compagnia del Crocifisso del Borgo
con sopra una costruzione (oggi si sarebbe
trovata in loc. "Al Tenente" ).
Il terreno compreso tra via dell'Immagine (per circa m.270)
a sud, parte di via dei Bevilacqua a est e parte di via
delle Pianacce a nord era di
Giuseppe Civitali (forse gli era stato concesso
nel 1550 da enti ecclesiastici) fino all'anno1574 e poi
dell'erede Masseo (o
Matteo). Il terreno era diviso in 10 appezzamenti
"tenuti" da altrettante persone, ed i confini tra tali
appezzamenti sono in parte riconducibili con quelli
attuali.
Nella piantina
presente in un volume degli "Offizi sopra i beni
comunali" che si trova presso l'Archivio di Stato di
Lucca sono disegnate in questa proprietà due
costruzioni:
una casa (individuabile nella zona di Corte
Fanelli)
una corte (individuabile nell'attuale Corte Baddei). "Una pezza di terra campia ortiva aia corte
con più case insieme comprese forno capanne...."
Giuseppe Civitali
Nacque
nel 1511 da Masseo Civitali (Il famoso Matteo fu
suo zio) e Maria Moriconi, morì nel marzo del
1574.
Nel
1544 sposò Maddalena Pagnini.
Giuseppe fu ingegnere, architetto e anche
storico (nel 1572 ha scritto un libro sulla Storia di
Lucca).
PS: Nell'albero
genealogico che ho visto sono riportati altri
due nomi "Giuseppe", però non è riportato il
nome di eventuali figli, per cui presumo che il
Giuseppe padre di Masseo sia quello citato sopra |
|
Masseo di Giuseppe Civitali
Nel
1571 scrisse un martilogio per conto di Ser
Antonio di Piero Santini. In quel volume ho
trovato solo terreno situato a Camigliano
(circa 75 m.* 80m.) comprato nell'ottobre del
1589 e situato a nord, ai confini con Gragnano.
|
Il terreno compreso tra parte di Via dei Bevilacqua
(360m. circa) e la frazione di Gragnano (290 m. circa)
era di Andrea Controni (o da
Controne). A sud, una strada delimitava i confini
con i beni comunali di Gragnano; a nord confinava
con la via granianese, (oggi chiamata delle
Pianacce) che proseguiva oltre l'incrocio con Via dei
Bevilacqua per arrivare appunto a Gragnano (al tempo
Graniano). Il proprietario era probabilmente quell'
Andrea Controni notaio e consigliere della Curia.
Al mulino
Il terreno compreso tra il rio Dezza e la proprietà dei
Civitali alle Pianacce, era dei Medici (non quelli di Firenze). A sud,
il terreno
era di Lodovico Medici e a
nord, la parte più estesa, di
Emilio Medici. Nella località "Al Mulino", che si
trovava nella proprietà di Emilio, era presente un
mulino. Oggi tale località si chiama " A Mugnai" , il
mulino non c'è più ma nel secolo scorso c'era una
piccola cartiera che utilizzava l'acqua del rio Dezza.
Alla Ralle
(anche oggi Ralle)
La località la "Ralle" si trovava a nord delle Pianacce e
confinava a est con Gragnano mediante
il rio la Ralle, da cui la località prende il
nome. I due appezzamenti più estesi erano entrambi di
Emilio Medici.
Al Poggio
La
località "Poggio" si trovava ad ovest della "Ralle". Tra i
diversi proprietari terrieri troviamo anche l'OPA
di San Pietro a Marcigliano
e Paulino di Vincenti. L'appezzamento più
grande, degli eredi di messer Giovanni?, confinava ad est
con il rio la Ralle a nord con il comune di Tofori ed a
ovest con le proprietà di
Alessandro Bonvisi. (da controllare se le due
costruzioni disegnate sulla mappa fossero abitate dalle
monache di San Domenico e/o Santa Giustina).
Nell'Archivio Guinigi (ASLu) ho trovato che le monache
di San Domenico concessero la licenza ai Moriconi di
passare dalla loro proprietà per il trasporto di legname
dal bosco che avevano a Gragnano.( Non conosco però il
periodo di tale concessione, che potrebbe essere stata
fatta dopo il XVI sec.)
Alessandro Bonvisi dovrebbe
essere stato eletto ambasciatore il 15 febbraio
del 1562.
Casa Riccomi
8(((oggi
Casa Riccomini)H
Nel 1590 Libertà Moriconi acquista un terreno con
alberi, viti e gelsi.
A Colle San Regolo
(anche oggi Colle San Regolo)
Nella località "Colle San Regolo" si trovavano beni dei
Moriconi, dello Spedale della Misericordia e della
Cappella di S.Lorenzo in S.Martino.
Sola Piana
( Vedi Terreno n°1 nella figura n°6 di fondo
pagina)
Al Bosco Grande
( Vedi Terreno n°2 nella figura n°6 di fondo
pagina)
A corte
( Vedi Terreno n°3 nella figura n°6 di fondo
pagina)
Allo sciepato in colle
( Vedi Terreno n°3 nella figura n°6 di fondo
pagina)
NB: Era in uso citare entrambe le
località per i terreni di confine.
Allo Spicchio
( Vedi Terreno n°5 nella figura n°6 di fondo
pagina)
A casa di quelli di Nardo
(oggi "Casa Nardi")
Al Debbio Si
trovava al confine con Segromigno e San Pietro a
Marcigliano
A Rio di mezzo
Alla Fornaciaccia
(oggi Fornacette ?)
Terza Parte
Beni dello Spedale San Luca o della Misericordia
|
NB: Per notizie più
approfondite sullo Spedale Sant'Antonio di Camigliano cliccare su
Spedale
sant'Antonio
Documenti:
figura n°1

Per vedere la foto ingrandita andare a fondo pagina |
1) Martilogio sui beni dello Spedale San
Luca di Lucca
Il documento fu
fatto in seguito ad un decreto del 21/12/1547 della
Corte dei Mercanti e si trova
nell'Archivio di Stato di Lucca sotto il "fondo" SPEDALE SAN
LUCA" nella "Filza" n° 279.
Nella fotocopia a sinistra si
possono leggere quattro dei sette possedimenti situati nel "comune" di Camigliano.
Al punto n° 3 si trova la
descrizione e il disegno del fondo, con le misure in
"pertiche", e della corte in cui era situato lo Spedale
"Un podere
con 5 case e con molte stanze e con lo Spedale dentro di
Sant' Antonio di Camigliano e con corte, pozzo e forno,e
colombaia e orto con olivi, vigne, campi, alberi e viti con
un rio sopra di se, posto in un luogo detto “a corte” o
“allo sciepato in colle" stimato in
....38.18 ?. Da levante confina con gli eredi del signor
Bernardino del Massaio per pertiche 29 e con via pubblica,
per pertiche 85 , da via a via pertiche 47; da ponente con
la vecchia via per pertiche 120 ; da settentrione con i
suddetti eredi per pertiche 50 , in totale per pertiche 4780
(..?.)
Il nostro
podere è nello Spedale di Camigliano.
C(..) gli
eredi di Giuseppe Cagnioli [registrati] al libro dei renditori al n° 304
|
NOTE sul fondatore e la famiglia
Boccella.
Luigi
figlio di Giovanni BOCCELLA è stato il fondatore
dello Spedale. Per adesso non ho ancora trovato l'anno di
fondazione che è comunque tra il 1330 e il 1349. Nel 1377
Luigi Boccella è stato Gonfaloniere di Giustizia a Lucca e
muore intorno all'anno1380.
La famiglia Boccella (già
Arcadipane) fu molto importante per la vita economica e
politica di Lucca. Avevano la qualifica di "pannaioli" e "battitor
d'oro", di notai e dottori in legge. Al tempo di Castruccio
Castracani furono nel Consiglio e nel 1331 assisterono al
giuramento di Giovanni di Boemia.
Uno dei componenti più
importanti della famiglia fu Simone Boccella che divenne
Gonfaloniere di Lucca ed ambasciatore (1370) presso Gregorio
XII° ad Avignone. A Capannori, di fianco alla pieve di San
Gennaro si trova Palazzo Boccella, oggi di proprietà del
Comune.
NOTE sulle proprietà dello
Spedale S. Antonio
Lo spedale S. Antonio, pur facendo parte dello
spedale di S.Luca, aveva in proprietà un terreno di
forma rettangolare di circa m.300x204 che si trovava
a nord-est dello Spedale, confinava a Nord con S.
Andrea in Caprile, a sud con terreni di Bernardino
de Medici, a ovest con il Rio dei Moriconi e a est
con il rio detto "La Borra".
Della suddetta proprietà si trova notizia nel
martilogio del 1547 che ne riporta le misure ed i
confini e lo descrive così: "Bosco con mortella,
scope, pruni e quercie posto allo Spicchio.
In un libro dell'Archivio Guinigi (ASLu) si trova
notizia,fra gli acquisti tra i Moriconi e i Medici,
di un terreno dato in permuta, probabilmente a
Bernardino de Medici : "Una pezza di terra boschiva co quercie, scopi,
ed mortelli posta in luocho ditto allo spicchio. La
soprascritta terra hebbi in degano e permutazione dallo spedale
di S. Antonio, ovvero S.Alessandro, l'anno 1508 addì 22 aprile per mano di
Piero da Piscilla, notaro ... ... Io debbo a ditto
spedale darsi et consegnarsi intra dieci anni,
tante terre in li sei miglia che diano a ditto
spedale staia cinque di grano ogni anno ...".
|
NOTE
sui possessori dei beni dello Spedale S.Luca a Camigliano
nel 1547
Eredi di
Giuseppe Cagnioli (agrimensore
Giuseppe Cagnoli "senza la i ") possessori del
podere, con corte di 5 case, in cui si trovava lo
Spedale di S. Antonio.
La
famiglia Cagnoli ha avuto alcuni membri importanti come i
notai Nicolao e Roberto (doc.del 1331 e 1341)e il
banchiere Giovanni (morto nel 1383) che fu promotore di una
raccolta di fondi e di una sovvenzione per l'
"argenteum frisium" del Volto Santo.
Francesco Cagnioli
[Cagnoli] figlio di Giuseppe, che teneva a livello,
probabilmente con gli altri fratelli, terreni dello
Spedale di S. Luca. (
Dovrebbe trattarsi di un campo con olivi, viti ed alberi che
misurava 9 X 16,5 pertiche e che si trovava a nord dello
Spedale di Sant'Antonio).Il suddetto Francesco Cagnoli (se
non si tratta di un omonimo) è l'autore dell'immagine della
"Madonna dei Miracoli" dipinta nel 1536 e che si
trova oggi, dopo aver subito alcuni spostamenti, nella
chiesa di S. Romano di Lucca.(Arch. Arnolfini). Il
primo spostamento dell'immagine avvenne nel 1588 per
problemi di ordine pubblico dovuti alla folla che si recava
a venerarla, in seguito ad un fatto ritenuto miracoloso. Un
soldato di nome Jacopo, figlio di Piero da Capannori,
si ruppe il braccio tra la spalla e il gomito nell'atto di
lanciare, con rabbia, i dadi con con cui stava giocando,
contro l'immagine della Madonna.
Bernardino, figlio di Antonio del Massaio
teneva un terreno rettangolare con bosco di 16 X 36
pertiche, situato a nord -ovest dell'ospedale di Sant'Antonio
ed era proprietario di un terreno confinante a sud con il
podere dello Spedale Sant'Antonio.
Bernardino è stato
"Cancelliere degli Anziani" dal 1498 al 1510-11.
Bernardino
de Medici teneva un podere di forma strana (vedi
sotto al primo possedimento) con casa ed annessi ed era
proprietario di terreni confinanti ad est del medesimo
podere. Alcuni terreni, Bernardino li aveva comprati nei
primi anni del
sec.XVI da
Nardo di Riccomo.
Bernardino e Martino Bernardini
furono i solo due nobili proposti per il discolato il 4
Giugno e
sfuggiti al bando per essere stati compromessi nei primi
anni di vita del movimento degli "straccioni". (da
Nobili e
Mercanti nella Lucca del 500 di Berengo. pag 145).
Giovan Battista figlio
di Giovanna d'Orsuccio teneva un campo di circa 2,5 X 8, 5
pertiche.
I d' Orsuccio derivano dalla famiglia
Buonfiglioli ed in seguito prenderanno il cognome Orsucci;
non vanno però confusi con gli Orsucci che derivano dalla
famiglia dei Lupori. Lo stemma degli Orsuccio era una luna
argentea su sfondo azzurro.
|
nei prossimi giorni verranno
inserite altre notizie |