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Simboli e Decorazioni nel Medioevo a Capannori

a cura di Piero Tambellini 

Premessa

 

Il simbolo, per definizione, è "quanto evoca o rappresenta, per convenzione o per naturale associazione di idee, un concetto astratto, una condizione, una situazione, una realtà più vasta". Il simbolo, per alcuni, non è solo una rappresentazione ma possiede un reale potere intrinseco. In altri casi, il simbolo viene privato del valore originario e utilizzato solo per decorazione. Pertanto, a volte risulta difficile , se non impossibile, distinguere il simbolo dalla decorazione.

Simboli identici possono essere utilizzati da più civiltà  ed avere un significato diverso.

Per interpretarli nel modo corretto è in ogni caso necessario datarli e conoscere la cultura, il "paesaggio"  del tempo in cui sono nati e si sono evoluti.

La parola simbolo deriva da quella greca "simballein" che significa unire, mettere insieme.

Nel medioevo tutto è "simbolo", il creato è una rappresentazione visibile con la funzione di condurre l'uomo alla Verità teologica attraverso la comprensione simbolica della natura.

La maggior parte dei simboli raffigurati in questa pagina provengono dalle chiese e in particolare  dal portale e dalle piccole mensole che sorreggono gli archetti esterni, tipici motivi decorativi delle chiese romaniche. Le porte d'ingresso alla chiesa sono anch'esse dei simboli in quanto consentono di passare da un mondo "pagano" a quello sacro. Tale passaggio era custodito dai "guardiani" ovvero da quei simboli e decorazioni che avevano il compito di allontanare gli spiriti del male e ricordare che si stava entrando in luogo sacro.

 

LA CROCE

 

Il simbolo più diffuso e conosciuto a Capannori nel periodo medievale  è stato senza dubbio la croce.

Come sappiamo la croce è un simbolo antichissimo e universale. E' stata, ad esempio, il simbolo del dio della fertilità Tammuz nel popolo dei Sumeri (o Sag-gi-ga come essi stessi si chiamavano) e del dio Odino dei popoli scandinavi (la croce era inscritta in un cerchio).

La croce, per la maggior parte dei cristiani, è il simbolo dell'amore di Dio,che ha mandato suo figlio Gesù a soffrire e morire in Croce per la salvezza degli uomini.

Arriva nella zona di Lucca, probabilmente, con il primo evangelizzatore, che sembra sia stato San Paolino, primo vescovo di Lucca (46-68), anche se non tutti gli storici concordano.

Un  impulso alla diffusione del cristianesimo si ebbe con il vescovo San Frediano (560-588) che costruì monasteri e, pare, ben 28 Pievi.

Quando si parla di medioevo a Capannori il simbolo "croce" è quello della croce cristiana, anche se, come vedremo, non mancano accostamenti con simboli "pagani".

La croce è un simbolo fondamentale che regola lo "spazio" e sintetizza nella maniera più semplice il "centro" in quanto la dimensione verticale (cielo) si incontra con quella orizzontale (terra).

 

foto 1

 

Foto 1: particolare della lapide del sepolcro del Pievano Lieto. Croce astile. (Pieve di Lammari ).

 

Foto 2: particolare di una lapide posta sulla facciata, facente parte, probabilmente, del sepolcro (Foto 1). I raggi della ruota dentata sono a forma di croce, e nel raggio in alto e incisa una croce greca.

foto 2

Foto 3: una croce incisa su marmo bianco (lunetta del portale della chiesa di Sant'Antonio a San Colombano).

foto 3

foto 4

Nelle foto 4 e 5 si notano due finestrine a forma di croce, una sulla facciata (San Quirico di Guamo) ) e l'altra sul retro (San Bartolomeo a Ruota). Una finestrina a croce si trova anche a San Martino in Ducentola a Marlia. Il valore simbolico della croce era così accresciuto dalla luce (verità) che si diffondeva attraverso la croce.

 

foto 5

Su due pietre della chiesetta di San Quirico in Petroio troviamo una croce inscritta in un cerchio,  una è posta sulla facciata (foto n.7) e l'altra su una lesena dell'abside (foto n.6).

Quelle croci ci ricordano, un poco, la croce celtica ed è abbastanza plausibile che siano il frutto dell'incontro di due culture diverse. San Frediano stesso, vescovo di Lucca, sembra  fosse originario dell'Irlanda che ha un'antichissima tradizione celtica.

La croce inscritta nel cerchio potrebbe  rappresentare la relazione (perfetta) tra la croce (considerata simbolo di terra) e il cerchio (considerato simbolo di cielo) od anche il raggiungimento della perfezione attraverso la croce, infatti, nella foto a destra i due semicerchi (imperfetti) non contengono la croce, e la loro diversa grandezza potrebbe indicare il cammino, la crescita, per arrivare al cerchio attraverso la croce. Si potrebbe supporre che lo scultore avesse una scrittura da destra verso sinistra.

 

Una croce inscritta in un cerchio si trovava anche su un architrave dell'ex-chiesa S.Colombano di S.Andrea di Compito (vedi foto n.8)

 

 

Nella facciata della chiesa San Michele di Guamo troviamo una croce patente (foto n. 9:croce a bracci uguali che si allargano agli estremi) con peduncolo alla base. Il tipo di croce abbinato ai quattro Gigli di Francia fa supporre che in tempi remoti ci sia stata la presenza dei Cavalieri Templari.

foto 6

foto 7

foto 8

foto 9

Nella ex-chiesa di San Donnino a Marlia, (foto n.10) troviamo sull'architrave della porta d'ingresso una croce a 8 punte con braccia troncate da 2 denti.

foto 10

Nella foto n.11 si può notare una croce che presenta due riccioli alle estremità dell'asse verticale. Si tratta di un particolare di uno dei tre pilastrini che si trovano nella chiesa di Badia di Cantignano. Credo che sia l'unica croce con riccioli presente a Capannori. Un'altra la possiamo trovare nel ciborio della chiesa di Sant'Andrea a Saltocchio (LU), ma con riccioli nell'asse orizzontale.

 

foto 11

La piccola croce greca scolpita sull'archivolto di una monofora dell'ex-chiesa di San Giusto, (foto n.12) ci introduce al prossimo, antichissimo simbolo.

Accanto alla croce, sulla stessa pietra, è scolpito un doppio  Nodo di Salomone

foto 12

  

 

IL NODO DI SALOMONE

 

Re Salomone era figlio di Davide il secondo re di Israele (quello che vinse la sfida con il gigante Golia).

Salomone regnò per una quarantina d'anni (dal 970 al 940 a.c circa) e la sua proverbiale saggezza è rimasta viva fino ai nostri giorni. Durante il suo regno fece costruire il Tempio e, secondo alcuni studiosi, scrisse l'Ecclesiaste, il Cantico dei Cantici, i Proverbi e i salmi 72 e 127.

Due importanti simboli prendono il nome da Salomone: Il Nodo di Salomone e il Sigillo di Salomone (detto anche Stella di Davide e che troviamo ad esempio, nella bandiera di Israele)

Il nodo di Salomone ha avuto un'ampia diffusione, anche temporale. In Italia lo troviamo in incisioni rupestri (valcamonica BS.), in mosaici pavimentali di epoca romana e paleocristiana, su oggetti e incisioni longobarde e in alcune decorazioni rinascimentali, dove aveva, probabilmente, perso il riconoscimento del valore simbolico.

Il nodo di Salomone rappresentava, probabilmente, l'unione, il legame, l'intreccio tra il mondo terrestre (rappresentato dagli anelli orizzontali) e il mondo Divino (rappresentato dagli anelli verticali).

Nel comune di Capannori ne abbiamo un' esempio molto significativo nella ex-chiesa di San Giusto, dove di nodi ne troviamo addirittura due scolpiti su un unico blocco di pietra. La presenza di una piccola croce  greca  accanto al nodo doppio ci testimonia l'uso contemporaneo di simboli "pagani" e "cristiani". Si potrebbe anche azzardare l'ipotesi che l'ex-chiesa fosse stata, in un secondo momento, di proprietà dell'ordine monastico-cavalleresco dei Templari.

foto 13

La chiesa è citata in un documento del 987 ed è anteriore alla fondazione dell'ordine dei Templari (1119), però è anche vero che la chiesa ha subito modifiche e ricostruzioni. La monofora che vediamo nella foto potrebbe essere di un periodo più tardo rispetto alla costruzione della chiesa.   Tra gli elementi che potrebbero supportare  tale ipotesi c'è il fatto che i Templari avevano acquistato molti terreni e costruito chiese lungo il tragitto della via Francigena, che collegava il santuario di San Jacopo di Compostella (Santiago de Compostela) e la Basilica di S.Pietro. La croce greca semplice è stata il primo modello di croce distintiva dei Templari. I Cavalieri Templari venivano chiamati, in origine, Cavalieri del Tempio ed il Tempio di riferimento era appunto quello di Salomone (quando erano in Terrasanta avevano le scuderie nel territorio dove sorgeva il Tempio).

foto 14

Nella frazione Ruota ne troviamo uno  sulla facciata della chiesa di San Bartolomeo (anche se è difficile stabilirlo con sicurezza dato lo stato di deterioramento).

foto 15

Nella frazione di San Gennaro, sull'abside della pieve, troviamo una variante del nodo di Salomone. Il perimetro è composto, infatti, da tre archi di circonferenza, anziché quattro. Probabilmente lo scultore ha voluto dare maggiore risalto al valore simbolico del numero tre, che richiama alla Santissima Trinità. Un nodo di Salomone (in diagonale e con gli archi acuti) è scolpito anche su un frammento di pluteo  ritrovato nel parco di villa reale di Marlia. Il reperto faceva parte, molto probabilmente, della chiesa di San Terenzio.

  foto 16

Se ci allontaniamo da Capannori troviamo il Nodo di Salomone in altri edifici importanti come la Cattedrale San Martino.

Ad esempio quello che vediamo nella foto n.16 è inciso su una mensola del Duomo di Barga (LU)

 

LA RUOTA

 

Il significato simbolico della ruota varia a seconda delle zone e culture del mondo.

Ad esempio, per i buddisti, la ruota,(con 8 o più raggi) è il simbolo della dottrina (Ruota del Dharma) mentre per i Celti, la ruota, rappresentava il Dio Tirannis. La ruota la troviamo anche nei dipinti che raffigurano Santa Caterina d'Alessandria, come simbolo del suo martirio. Nel medioevo, a Lucca, era presente la "Corporazione delle sette arti" (citata in un doc. del 1191) che comprendeva i "carratori" e la ruota (10 raggi) compare come loro simbolo su un insegna marmorea del 1408.

foto 17

Nel comune di Capannori, possiamo ammirare la ruota guardando il portale della chiesa di San Leonardo in Treponzio.

In questo caso la ruota sembra simboleggiare lo scorrere infinito del tempo. Nell'immagine a sinistra della ruota troviamo un cerchio (simbolo del cielo) che ha al suo interno una stella a sei punte; mentre a destra della ruota troviamo un quadrato (simbolo della terra) che ha al suo interno quattro clessidre.

 

 

foto 18

foto 19

Foto 19 e 20: particolare dell'acquasantiera della chiesa di San Martino in Colle.

Da notare che i raggi sono rispettivamente 7 e 5, numeri poco frequenti nel simbolismo medioevale capannorese.

Entrambe le ruote hanno un senso di rotazione antiorario, tipico dei luoghi sacri dedicati a entità femminili.

foto 20

foto 21

Ruota dentata o simbolo del sole?

 

Foto 21 : particolare della facciata di Pieve S.Paolo

Foto 22 :   particolare della facciata della chiesa di  Segromigno in Monte

foto 22

foto 23

Nella foto 23 : ruota dentata a 8 raggi contornata da tre stelline a 8 punte che si trova su una lapide della chiesa di Verciano.

 

Se andiamo nella vicina Lucca e osserviamo la facciata della chiesa dei SS.Giovanni e Reparata vediamo una ruota che racchiude diversi simboli:

la ruota, i denti (o raggi del sole?) e le stelline a sei punte (foto 24)

foto 24

   

 

GLI INTRECCI

 

Gli "intrecci" sono presenti in diverse chiese del capannorese e sembrano essere solo elementi decorativi, anche se, probabilmente, quelli a spirale, hanno una derivazione simbolica dai due serpenti attorcigliati (vitalità e fertilità).

In alcuni casi, l' intreccio è ben visibilie ad esempio, nella Pieve di San Gennaro, corona una monofora e nella chiesa di San Giusto di Compito lo troviamo sulla facciata e sopra l'ingresso del campanile. Nella Pieve di Segromigno in Monte è presente su una mensola del lato nord e nella facciata della chiesa di San Bartolomeo di Ruota è presente su quattro pietre.

 

Foto 25:

Pieve di San Gennaro

 

 

Foto 28:

Santa Margherita

Foto 26: Particolare della facciata di San Giusto di Compito

 

 

 

 

 

Foto 29: Particolare dell'ingresso del campanile di San Giusto

 

Foto 27: Mensola sul lato nord della Pieve di Segromigno in Monte

 

 

Foto 30: Particolare della facciata di S. Bartolomeo a Ruota: Intreccio su denti di lupo

 

 

FIORE DELL'APOCALISSE E DELLA VITA

 

 

 

 

Non sono a conoscenza della presenza del fiore dell'apocalisse (Foto n.31) a Capannori.

Nella chiesa di San Cristoforo a Lammari sono presenti, però, alcune mensole che ce lo ricordano, (Foto 32 e 33) anche se mancano i due cerchi concentrici. A volte, il fiore dell'apocalisse si presenta con un solo cerchio esterno ed in casi rari con un quadrato esterno, non ne ho trovato però esempi a Capannori.

I quattro petali del fiore potrebbero avere la valenza dei quattro elementi alchemici (Fuoco, Acqua, Terra, Aria)  oppure quella dei quattro esseri dell'Apocalisse (Uomo, Aquila, Toro e Leone).

 

I Fiori della vita si trovano su un pilastrino della chiesa di San Bartolomeo a Badia di Cantignano. (Foto n 34) Ci sono sette fiori inscritti nei relativi sette cerchi, e stranamente quello più in basso presenta 5 petali anziché 6.

 

 

 

foto 31

foto 32

foto 33

foto 34

 

 

DECORAZIONI  ZOOMORFE

 

 

foto 35

Sono molti gli animali, fantasiosi o reali, presenti nelle sculture o negli intarsi, ed è difficile e a volte impossibile stabilire se essi siano sempre simboli oppure semplici decorazioni.

Non riporterò tutti gli animali ma soli quelli quelli che hanno stimolato di più la mia fantasia e curiosità.

Tra gli animali fantasiosi troviamo un grifo o grifone (animale che ha in genere le ali e il becco dell'aquila e il corpo del leone) in due diverse Pievi. Il grifone simboleggia la custodia e la vigilanza quando ha una postura passante (come nell'esempio) o la forza e il coraggio quando assume una postura rampante

Nella Pieve di Lammari lo troviamo scolpito su una pietra posta sulla facciata (foto 36) accanto ad un altro bassorilievo raffigurante  un' ariete (pietre che facevano parte del sepolcro del Pievano Lieto). L'ariete è considerato simbolo di potere e forza.(foto n.37)

Nella Pieve di San Gennaro lo troviamo in un intarsio in compagnia di un dragone (raffigurato con la lingua fuori dai denti perché leccando  avvelena poco a poco) e di un animale con una strana coda (leone?) (foto 35).

foto 36

 

Bassorilievo del Biduino

foto 37

Nella foto a sinistra (38), si può notare un'immagine ripresa dalla facciata della Cattedrale di Lucca raffigurante un grifone che spinge in basso il dragone.

foto 38

 

 

Foto in basso: alcuni animali scolpiti sulle mensole della chiesetta di  San Cristoforo a Lammari (capretto(?)geco, uccello nel nido, uccello e libellula.

 

foto 39

foto 40

foto 41

foto 42

foto 43

   Foto in basso: animali scolpiti sulle mensole della Pieve di Lammari

foto 44

foto 45

foto 46

foto 47

   

Nella foto n°44 è rappresentato un pavone, nella n°45 un grifone, nella n°46 un leone e nella n°47 un dragone

 

 

 

foto 48

 

foto 49

Foto a sinistra: Aquila su capitello di una colonnina posta sulla facciata della chiesa di Capannori (foto 48)

e della Pieve San Paolo

(foto 49)

 

foto 50

 

particolare del campanile di Santa Margherita

foto 51

Particolari della facciata della chiesa di Capannori.

 

Nella foto a sinistra è rappresentato un bue, in quella a destra una pecora sormontata da un animale rimasto purtroppo senza muso.

foto 52

 

LA SIRENA A DUE CODE (o BIFIDA o BICAUDATA)

Sirena era il nome, nella Grecia antica, con cui venivano chiamate le ragazze vergini che si rifiutavano di donare la loro purezza agli Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col busto di donna.

Il primo documento che parla delle sirene come esseri con il corpo metà donna e meta pesce è del VI secolo (Trattato "De Monstris).

La sirena a due code è simbolo di femminilità e di fertilità, nel cristianesimo, rappresenta anche la duplicità della natura umana (bene-male, ragione-istinto). E' interessante notare che nel portale della chiesa di San Leonardo in Treponzio, la sirena bicaudata si trova pressoché equidistante tra la testa di un uomo e quella di un animale.

S.Agostino disse: "La vita in questo mondo è come un mare in tempesta attraverso il quale dobbiamo guidare la nostra nave fino al porto. Se questo ci riesce, resistendo alle tentazioni delle Sirene, essa ci condurrà alla vita eterna"

La Sirena, nella scultura romanica, si diffuse in molti paesi d'Europa ed in particolar modo nei capitelli e nei portali delle chiese.

foto 53

Foto 53: Portale d'ingresso della chiesa di S. Leonardo in Treponzio

Foto 54: Particolare del portale della chiesa di San Leonardo in Treponzio

foto 54

Foto 55:Particolare dell'architrave della porta d'ingresso  della chiesa di S.Michele (Lucca). La sirena presenta due code molto arcuate e si trova in compagnia di altri esseri immaginari.

 

foto 55

 

 

DECORAZIONI ANTROPOMORFE

 

 

foto 56

Le decorazioni antropomorfe si trovano in  diverse chiese.

In marmo bianco, vediamo (foto 56) una testa situata nel portale della chiesa di S.Leonardo in Treponzio e (foto 57) due teste su un capitello della facciata della chiesa di Pieve San Paolo.

 

foto 57

foto 58

Particolari della chiesa di S.Pietro a Marcigliano

 

Foto 58: mensola degli archetti della facciata.

 

Foto 59 e 60: mensola di un travetto della fiancata e archivolto con testa che guarda in basso.

foto 59

foto 60

           foto 61

Nella foto a sinistra si scorge un volto far capolino tra foglie di acanto. (capitello nella facciata della chiesa di Capannori)

 

Le foto a destra sono particolari delle monofore della fiancata sud della chiesa di San Leonardo in Treponzio

foto 62

foto 63

Nella foto a destra (foto 64) è rappresentata una delle pietre del sarcofago del Pievano Lieto di Lammari

 

 

DECORAZIONI  FLOREALI

 

 

Nei portali, nei capitelli e in alcune pietre scolpite delle chiese di Capannori si trovano decorazioni floreali che rappresentano piante di Acanto, Luppolo, Vite, ecc...

Il termine Acanto deriva dal greco "akanthos" che significa spina, infatti molte specie della pianta presentano un fusto spinoso. Le spine rappresentano una difesa dagli spiriti maligni e quindi la figura dell'Acanto la troviamo, in particolare, nelle entrate dei luoghi sacri come protezione.

 

foto 65

foto 66

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Foto 65-66-67-68: Mensole della chiesa di San Cristoforo (Lammari)

foto 69

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  Foto 69-70-71-72:

 Mensole della chiesa di Pieve San Paolo

 

 

foto 73

 

foto 74

foto 75

A sinistra: particolari della chiesa di S.Leonardo in Treponzio

 

foto 76

 

foto 78

Foto 76 e 77: Particolari della Pieve di S.Gennaro

sotto:pianta di luppolo stilizzata

a destra: foglie e fiori di acanto

 

 

Foto 78: Decorazione sulla facciata della Pieve San  Lorenzo di Segromigno in Monte

foto77



n




Foto 79 :
Decorazione floreale e intreccio su un archivolto della chiesa di San Cristoforo a Lammari


Foto 79 bis: Particolare del 1° capitello di destra della Pieve di San Gennaro.



foto 79
foto 79 bis



TRALCI che escono dalla bocca

Particolari dell'arco del portale principale della chiesa di San Leonardo in Treponzio

 

Nella foto a sinistra: un leone

Nella foto a destra: un uomo

Foto 80

 

Foto 81

INFINITO o numero OTTO orizzontale

 

Nella foto 82 notiamo in entrambi i cerchi 4 foglie o petali (4+4=8) che si sviluppano in direzioni opposte. Nella foto 83 una curvilinea a forma di 8 orizzontale che unisce l' andamento in senso orario con quello anti-orario.

Le prime due piccole mensole che vediamo in foto sono della chiesa San Cristoforo, mentre la terza è della Pieve di Lammari.

 

foto 82

foto 83

foto 84

 

SIMBOLI Misteriosi

 

foto 85

Nella foto n°85 troviamo uno strano simbolo presente su una pietra dell'abside della chiesa di S.Giusto alla Caipira (Marlia).

Tartaruga?

Firma dello scalpellino?

o più probabilmente un nodo molto particolare?

foto 86

Ho fatto diverse ipotesi  per interpretare il significato delle figure scolpite su una lesena dell'abside della chiesa di San Quirico in Petroio a Valgiano, ma non ne ho trovata una soddisfacente.